Credito d’imposta R&S e innovazione
Incentivi per spesa privata in R&S e innovazione
Credito d’imposta R&S e innovazione sostiene la competitività delle imprese stimolando gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, innovazione tecnologica, nell’ambito del paradigma 4.0 e dell’economia circolare, Design e ideazione estetica.
Quali vantaggi
Credito d’imposta R&S e innovazione è riconosciuto in base al tipo di attività:
- Ricerca e sviluppo:
2022: è riconosciuto un credito d’imposta pari al 20% nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro;
2023-2031: è riconosciuto un credito d’imposta pari al 10% nel limite massimo annuale di 5 milioni di euro.
- Innovazione tecnologica:
2022-2023: è riconosciuto un credito d’imposta pari al 10% nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro;
2024-2025: è riconosciuto un credito d’imposta pari al 5% nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro.
- Design e ideazione estetica:
2022-2023: è riconosciuto un credito d’imposta pari al 10% nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro;
2024-2025: è riconosciuto un credito d’imposta pari a 5% nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro.
- Innovazione tecnologica 4.0 e green:
2022: è riconosciuto un credito d’imposta pari al 15% nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro;
2023: è riconosciuto un credito d’imposta pari al 10% nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro;
2024-2025: è riconosciuto un credito d’imposta pari al 5% nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili variano a seconda del tipo di attività svolta:
- Spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato. È prevista, inoltre, una maggiorazione dell’incentivo per personale altamente qualificato di età non superiore a 35 anni, al primo impiego, assunto dall’impresa con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e impiegato esclusivamente nelle attività eleggibili;
- quote di ammortamento, canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software, per l’importo ordinariamente deducibile ai fini della determinazione del reddito d’impresa relativo al periodo d’imposta di utilizzo;
- spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività ammissibili al credito d’imposta. È prevista una maggiorazione dell’agevolazione nel caso di contratti di R&S extra muros stipulati con università e istituti di ricerca aventi sede nel territorio dello Stato o, in virtù del Decreto Rilancio, a start up innovative;
- (solo per attività di R&S) quote di ammortamento relative all’acquisto da terzi, anche in licenza d’uso, di privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, nel limite massimo complessivo di 1.000.000 di euro e a condizione che siano utilizzate direttamente ed esclusivamente per lo svolgimento delle attività inerenti ai progetti di R&S ammissibili;
- spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti;
- spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi.
Attività ammissibili
Ricerca fondamentale, industriale e sviluppo sperimentale:
- Ricerca fondamentale: lavori sperimentali o teorici svolti soprattutto per acquisire nuove conoscenze in campo scientifico/tecnologico, attraverso l’analisi delle proprietà e delle strutture dei fenomeni fisici e naturali, senza necessariamente considerare un utilizzo o un’applicazione particolare a breve termine delle nuove conoscenze acquisite da parte dell’Impresa;
- Industriale: lavori originali intrapresi al fine di individuare le possibili utilizzazioni o applicazioni delle nuove conoscenze per trovare nuove soluzioni per il raggiungimento di uno scopo o un obiettivo pratico predeterminato. Tali attività, in particolare, mirano ad approfondire le conoscenze esistenti al fine di risolvere problemi di carattere scientifico/tecnologico. Il loro risultato è rappresentato, di regola, da un modello di prova (anche prototipo in ambiente di laboratorio) che permette di verificare sperimentalmente le ipotesi di partenza e di dare dimostrazione della possibilità o meno di passare alla fase successiva dello sviluppo sperimentale, senza l’obiettivo di rappresentare il prodotto o il processo nel suo stato finale;
- Sviluppo sperimentale: lavori sistematici, basati sulle conoscenze esistenti ottenute dalla ricerca o dall’esperienza pratica, svolti allo scopo di acquisire ulteriori conoscenze e raccogliere le informazioni tecniche necessarie in funzione della realizzazione di nuovi prodotti o processi di produzione o in funzione del miglioramento significativo di prodotti o processi già esistenti.
Innovazione tecnologica finalizzata alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o significativamente migliorati rispetto a quelli già realizzati o applicati dall’impresa con una premialità se finalizzata al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0.
Design e ideazione estetica per la realizzazione dei nuovi prodotti nei settori tessile, della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredamento e della ceramica. Essi sono finalizzati ad innovare significativamente i prodotti dell’Impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali.
A chi si rivolge
Si rivolge a tutte le imprese situate sul territorio nazionale, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.
Sono escluse le imprese che si trovano in procedure concorsuali.
Si può fruire del beneficio solo a condizione che vengano rispettate le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. È anche necessario che si faccia seguito al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Come si accede
Il Credito d’imposta R&S e innovazione a è utilizzabile esclusivamente in compensazione, in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione.
Esso non concorre alla formazione del reddito di impresa (IRES/IRPEF) e della base imponibile IRAP.
È necessario che i costi sostenuti vengano certificati dal soggetto incaricato della revisione legale, inoltre è stato introdotto l’obbligo di asseverare la relazione tecnica.
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