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Investimenti Sostenibili 4.0 è il sostegno che promuove la transizione digitale ed ecologica in favore delle PMI.

Investimenti Sostenibili 4.0

Il bando Investimenti Sostenibili 4.0 intende favorire il processo di transizione digitale e sostenibilità ambientale per le PMI.

Obiettivi

Investimenti Sostenibili 4.0 intende sostenere nuovi investimenti all’interno del territorio nazionale, riguardanti la progettazione di idee innovative e sostenibili. L’obiettivo è quello di favorire il processo di transizione digitale e sostenibilità ambientale per le PMI, allo scopo di guidare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico.

Progetti ammissibili

Per il bando Investimenti Sostenibili 4.0 sono ammessi i progetti che prevedono:

  • la realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al piano nazionale Transizione 4.0;
  • un particolare contenuto di sostenibilità;
  • lo svolgimento delle attività manifatturiere e di servizi alle imprese;
  • l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0;
  • la realizzazione di una nuova unità produttiva;
  • la realizzazione presso un’unità produttiva localizzata nei territori delle Regioni meno sviluppate;
  • spese comprese tra 000€ e 5.000.000€ e, comunque, al 70% del fatturato dell’ultimo bilancio oppure dichiarazione dei redditi;
  • che siano avviati dopo la presentazione della domanda;
  • una durata non superiore a 18 mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione delle agevolazioni, con la possibilità da parte del Ministero di concedere una proroga del termine di ultimazione non superiore a 6 mesi.
Chi può partecipare?

Per partecipare al bando Investimenti Sostenibili 4.0, le PMI, devono avere i seguenti requisiti:

  1. essere regolarmente costituite, iscritte e “attive” nel Registro delle imprese;
  2. risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
  3. non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, secondo la definizione di cui all’articolo 2, punto 18, del Regolamento GBER;
  4. trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese o aver presentato almeno due dichiarazioni dei redditi;
  5. risultare in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi;
  6. aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  7. non aver effettuato, nei 2 anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento.
Spese ammissibili

Sono ammissibili tutte le spese che comprendono:

  • macchinari, impianti e attrezzature;
  • opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili;
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali relativi alla lettera a);

Inoltre queste spese devono:

  • essere relative a immobilizzazioni, materiali e immateriali, nuove di fabbrica acquistate da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente e alle normali condizioni di mercato;
  • riguardare beni ammortizzabili e capitalizzati;
  • riferirsi a beni utilizzati esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
  • essere pagate esclusivamente tramite bonifici bancari, in modo da consentire la piena tracciabilità delle operazioni;
  • qualora riferite a mezzi mobili, riguardare unicamente quelli strettamente necessari al ciclo di produzione;
  • nel caso di programmi di investimento diretti alla diversificazione della produzione, superare almeno del 200% il valore contabile degli attivi che vengono riutilizzati, come risultante nell’esercizio finanziario precedente l’avvio dell’investimento;
  • spese per servizi avanzati di consulenza specialistica, nei limiti del 5% dell’importo delle spese
  • spese per servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica, nei limiti del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili.
Imposto del contributo

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 75%. In particolare:

  • nel caso di imprese di micro e piccola dimensione, per il 50% dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e per il 25% delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato;
  • in caso di imprese di media dimensione, per il 40% del totale delle spese in forma di contributo in conto impianti e per il 35% delle medesime spese in forma di finanziamento agevolato.
Tempistiche e modalità di svolgimento

L’iter di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni è articolato nelle seguenti fasi:

1) compilazione della domanda, a partire dalle ore 10.00 del 20 settembre 2023;

2) invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 18 ottobre 2023.

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