Fondo per il sostegno alla Transizione Industriale
Un sostegno per l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici.
Cos’è?
Il bando Fondo per il sostegno alla Transizione Industriale è il nuovo incentivo proposto dal MISE per supportare l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici.
Il bando mette a disposizione 300 milioni di euro complessivi a favore delle imprese; una quota pari al 50% è però riservata per le imprese energivore.
Soggetti beneficiari
I soggetti che possono beneficiare dell’agevolazione sono tutte le Imprese di qualunque dimensione ed operanti sul suolo nazionale che, al momento della presentazione della domanda, rispettino tali requisiti:
- Essere iscritta al Registro delle Imprese;
- Avere un codice ATECO B o C;
- Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
- Essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi;
- Aver restituito eventuali aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.
- Non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019;
- Aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero.
Progetti ammissibili
Per il bando Fondo per il sostegno alla Transizione Industriale sono ammissibili programmi di investimento, eventualmente accompagnati da progetti di formazione del personale, che perseguono uno o più dei seguenti scopi:
- Conseguimento nell’ambito dell’unità produttiva oggetto di intervento di una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività imprenditoriali;
- Uso efficiente delle risorse, tramite una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime oppure l’uso di materie prime riciclate, nell’unità produttiva oggetto dell’intervento;
- Cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo dell’unità produttiva oggetto del piano di investimento, tramite l’implementazione di soluzioni e tecnologie atte a consentire una maggiore efficienza energetica ovvero tramite il riciclo e il riuso di materiali produttivi, di materie prime e riciclate.
Ogni programma di investimento deve essere accompagnato da uno studio o documento, realizzato da uno o più soggetti qualificanti, che definisca lo stato d’arte delle unità produttive, gli interventi da attuare al fine del conseguimento degli obiettivi ambientali e i risultati attesi a seguito della realizzazione degli interventi. Lo studio dovrà quindi individuare gli obiettivi di efficienza del programma proposto e che questi siano misurabili e monitorabili.
I progetti inerenti ai programmi ammissibili possono prevedere anche:
- Introduzione di sistemi di monitoraggio dei consumi energetici;
- Installazione o sostituzione di impianti ad alta efficienza, che siano in grado di contenere i consumi energetici del ciclo produttivo o di fornitura dei servizi;
- Impiego di energia termica/elettrica recuperata dai cicli produttivi;
- Installazione di impianti di produzione di energia termica/elettrica derivante da fonti rinnovabili per favorire l’autoconsumo.
I programmi di investimento devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda, avere una durata massima pari a 36 mesi ed avere un importo compreso tra i 3 e i 20 milioni.
Spese ammissibili
Per il bando Fondo per il sostegno alla Transizione Industriale, sono ammissibili le seguenti spese:
- Suolo aziendale e le sue sistemazioni per soddisfare le esigenze ambientali (nel limite del 10%);
- Opere murarie legate alle esigenze ambientali (nel limite del 40%);
- Impianti ed attrezzature varie, nuove di fabbrica, legati alle esigenze ambientali;
- Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.
NOTE: i singoli beni devono avere un costo minimo di 500 euro.
Per quanto riguarda i costi per formazione del personale (nel limite del 10%), sono ammissibili:
- Le spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
- I costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, quali le spese di viaggio, le spese di alloggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto, l’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature nella misura in cui sono utilizzati esclusivamente per il progetto di formazione;
- I costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione.
Infine, le spese oggetto del progetto di agevolazione devono:
- Essere nuove di fabbrica;
- Riferite a beni ammortizzabili e capitalizzabili, figuranti all’interno dello stato patrimoniale del proponente per almeno 5 anni;
- Essere unicamente riferite al progetto di investimento;
- Se riferite a mezzi mobili, devono riguardare unicamente i mezzi non targati utilizzati per la realizzazione del programma aziendale;
Importo del contributo
Le agevolazioni sono concesse, nella forma del contributo a fondo perduto, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento GBER e dalla sezione 2.6: “Aiuti a favore della decarbonizzazione».
Con riferimento agli investimenti relativi all’introduzione di misure tese al miglioramento dell’efficienza energetica, sono concesse agevolazioni, pari al 30% delle spese ammissibili, se tali spese sono state individuate confrontando i costi dell’investimento con quelli di uno scenario controfattuale in assenza dell’aiuto.
Qualora venga richiesta l’applicazione dalla sezione 2.6 del Temporary Framework, le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto e pari al 40% dei costi agevolabili se determinati come differenza tra i costi del progetto e i risparmi sui costi o le entrate supplementari, rispetto alla situazione in assenza degli aiuti. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese, del 10% per le medie imprese e del 15% per investimenti in grado di ridurre il consumo energetico di almeno il 25%.
Con riferimento agli investimenti relativi all’installazione di impianti da autoproduzione, sono concesse agevolazioni, pari:
al 45% per gli investimenti nell’autoproduzione di energia da fonti energetiche rinnovabili. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese;
al 30% per qualsiasi altro investimento. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese.
Con riferimento agli investimenti relativi all’introduzione di misure tese ad un uso efficiente delle risorse, sono concesse agevolazioni, pari al 40% delle spese ammissibili.
Per quanto concerne gli investimenti relativi al cambiamento fondamentale del processo produttivo, le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto ed il valore dell’intensità è disciplinata dalla carta degli aiuti a finalità regionale in funzione della dimensione aziendale delle imprese richiedenti e della zona oggetto di investimento.
Tempistiche e modalità di svolgimento
Per il bando Fondo per il sostegno alla Transizione Industriale, i programmi di investimento saranno valutati per mezzo di una procedura sportello.
Le imprese possono presentare la domanda esclusivamente online attraverso la procedura informatica accessibile nell’apposita sezione “Fondo per il sostegno alla transizione industriale-” del sito web dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia (www.invitalia.it), a partire dalle ore 12:00 del 10 ottobre 2023 e fino alle ore 12.00 del giorno 12 dicembre 2023.
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